Calamità naturali? Ci pensiamo noi!
Una persona vede il suo esercizio commerciale o la sua casa allagata a causa di un'alluvione (note da diversi anni in Liguria). Come potrà richiedere un risarcimento danni?
Prassi da seguire
Premessa: il rimborso sarà parziale, quindi equivalente solo ad una parte del danno subito.
La prima cosa da fare è sicuramente non farsi prendere dal panico o dalla rabbia. Questi tipi di emozioni portano la persona a non ragionare in maniera chiara e corretta.
Bisogna fotografare, con una macchina fotografica o un cellulare che abbiano la possibilità di impostare la data e l'ora di qualsiasi scatto, qualsiasi elemento/edificio che è stato danneggiato dalla catastrofe naturale designata. Questa parte è molto importante, per questo si consiglia di salvare le foto su un PC (per averle sempre a portata di mano in caso di perdita);
Stampare le foto fatte in precedenza;
La compilazione del modulo preposto dal comune di residenza. Esso è solitamente diviso in 3 modelli, che variano in base a quali beni viene arrecato il danno, che sono: beni privati, comparto agricoltura, attività economiche diverse dall’agricoltura. All'interno del modulo ci saranno da mettere:
le vostre generalità (allegare fotocopia carta d'identità);
la partita IVA (in caso di un esercizio commerciale);
l'elenco degli oggetti e macchinari che sono stati danneggiati (da allegare le foto);
l'ammontare del danno subito;
spese per eventuali perizie (allegare fattura);
Giorni di interruzione dell'attività (in caso di un esercizio commerciale).
Il tempo di consegna è stabilito dal comune, solitamente è di 30 giorni a partire dall'accaduto.
La consegna può avvenire in molteplici modi e variano sempre dal tipo di modulo compilato:
A mano;
A mezzo raccomandata;
Tramite posta elettronica certificata all’indirizzo PEC del Comune per i privati, mentre per gli esercizi commerciali deve essere inviata anche all’indirizzo PEC della Camera di Commercio.
In caso di assenza del modello da compilare, bisogna inviare le stesse specifiche scritte "sopra" all'Ufficio Tecnico del Municipio della località di residenza. Nella sezione oggetto, va scritto: "richiesta di risarcimento per danni causati da calamità naturale."
Tempi di attesa
Variano dai 3 ai 12 mesi, siccome bisogna verificare la veridicità delle informazioni ottenute e la causa principale che ha portato a questo "disastro" (es. Mancata pulizia, da parte del comune, delle fogne che ha fatto ciò che i tombini straripassero).
Ma come poter avere una protezione in più?
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